16 novembre 2023 Da AVIS Regionale Sicilia Comments are Off
Dal 26 novembre l’attività di volontariato dei medici specializzandi all’interno dei centri di raccolta associativi diventerà finalmente ufficiale. È questa, infatti, la data in cui entrerà in vigore il regolamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, adottato dal ministero della Salute insieme a quello dell’Università e della Ricerca, che disciplina appunto l’attività di raccolta sangue e plasma.
Con questo provvedimento vengono definiti i requisiti che sia gli specializzandi che le associazioni dovranno seguire per inquadrare l’attività di volontariato all’interno del piano formativo delle scuole di specializzazione. Capiamo meglio.
Gli specializzandi dovranno comunicare alla propria scuola il periodo di collaborazione, le ore svolte e le informazioni ritenute utili per consentire la verifica degli obblighi formativi (art. 2, comma 3). Nel provvedimento viene inoltre specificata la compatibilità tra attività di volontariato e corso di formazione in attività di raccolta di sangue ed emocomponenti (art. 2, comma 5).
Le associazioni di raccolta, di contro, si occuperanno di:
- Provvedere a proprio carico alle coperture assicurative dello specializzando per i rischi professionali, civili verso terzi e per infortunio;
- Determinare le attività degli specializzandi sulla base delle effettive carenze di organico, coordinandosi con i responsabili delle scuole di specializzazione in modo da organizzare turni che non interferiscano con gli obblighi formativi degli specializzandi;
- Tenere traccia dell’attività degli specializzandi. (art. 2, comma 4)
Come si legge poi nel decreto, le attività in questione “possono essere svolte esclusivamente presso enti e associazioni che, senza scopo di lucro, svolgono attività di raccolta di sangue ed emocomponenti sulla base di convenzioni stipulate con le regioni o con gli enti del Servizio sanitario nazionale […] Fermo restando l’assolvimento degli obblighi formativi della scuola o del corso cui sono iscritti – prosegue il testo – i medici in formazione, nel periodo di collaborazione volontaria presso gli enti e le associazioni, possono partecipare ai percorsi formativi e di acquisizione delle competenze dei medici addetti alle attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti”.
Estrema soddisfazione è stata manifestata dal presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, alla luce del lungo e accurato lavoro di confronto parlamentare che l’associazione stava portando avanti da tempo.