L’anno 2023 si è chiuso facendo registrare nel ragusano risultati molto positivi sul fronte donazioni sangue; se si pensa alle difficoltà storiche nella raccolta di sangue e plasma derivati, questa non può che essere una buona notizia per tutta la Sicilia, soprattutto in questo periodo di emergenza.
La provincia di Ragusa continua a confermarsi – dice il presidente dell’Avis provinciale di Ragusa Salvatore Poidomani – un territorio virtuoso e solidale. Se in quasi tutta la Sicilia si registrano gravi carenze e donazioni quasi assenti, la provincia iblea è in controtendenza. Nei mesi estivi, quelli che in particolare determinano una flessione, l’AVIS di Ragusa raccoglie all’incirca 7000 unità di sangue. I dati, al momento aggiornati al 13 agosto, indicano che, rispetto al 2023, si è a già +130. Merito del “Modello Ragusa” che, con i suoi 26788 donatori, l’AVIS è riuscito a creare in provincia. Le 45282 donazioni complessive del territorio sono importantissime per il fabbisogno dell’intera regione.
Anche se la situazione iblea sul fronte emergenza sangue è più che sotto controllo, l’appello del presidente Poidomani c’è sempre. Carenza di donazioni significa mettere a rischio la salute di tutti